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venerdì 15 maggio 2015

Antonio Caronia 'Dalla morte del politico, all'implosione del senso'

disegno di Michelangelo Miani da Un'Ambigua Utopia n. 2 aprile 1978

‘Un’Ambigua Utopia’ Genova
‘Crash’ Genova
‘Pianeta Rosso’ Napoli
‘Dalla morte del politico, all’implosione del senso’ Convegno nazionale, seminario sulle forme della simulazione, del mito, dell’industria culturale nei rapporti con il fantastico, la fantascienza e il materiale ‘altro’.

La configurazione della crisi all’interno del nostro sistema sociale. La crisi del ruolo della politica e degli strumenti per operare nella realtà. E’ possibile il recupero di una forma del senso attraverso i limiti dell’immaginario?                                                    
Per rispondere a questa, e ad altre domande concernenti la possibilità di una fattiva mutazione all’interno delle definizioni del reale, abbiamo deciso di confluire in un convegno (come tale aperto al pubblico e agli interventi del privato) che nell’insieme è anche Seminario (quindi strutturato rigidamente all’interno delle nostre associazioni e delle nostre riviste) per trarre dai nostri vissuti personali e dalle nostre esperienze il fulcro dei futuri possibili, delle estrapolazioni del quotidiano verso altre realtà.            SIMULAZIONE: con la morte dei grandi rivolgimenti politici e/o sociali, brandendo l’autonomia del politico. Non essendo più possibile la comunicazione interpersonale, la simulazione dello stesso sistema comunicativo diventa fattore trainante di un’ampia socialità. Si simula il sociale, la comunicazione, la realtà stessa: il simulacro-nelle sue varie forme- prende l’aspetto dell’uomo e delle sue componenti.                                  MITO: attraverso la simulazione del mito, il mito dell’immaginario mistico si transustanzia nel mito dell’immaginario tecnologico. L’apertura delle forme proprie di quest’ultimo alle comunicazioni di massa, porterà alla creazione di una nuova mitologia? INDUSTRIA CULTURALE: cultura di massa e di consumo, l’ideologia (ed il mito e la simulazione) della cultura come spazio occupato virtualmente dall’immaginario. L’industria culturale attraverso l’azimut della sua apoteosi, attraverso le mille forme dei suoi materiali che si trascinano dall’epoca del precapitalismo, attraverso l’ascesa del potere borghese e la sua dissoluzione.                                                                            Così la possibilità di rapportare queste tre tematiche di base, attorno alle quali confluirà il nostro incontro, sarà integrata dalle gestioni del meccanismo del fantastico/fantascientificizzato e della cultura ‘altra’, attraverso le strutturazioni che il reale-sociale, (non solo nazionale, ma anche e soprattutto mondiale); mondo attraversato dai canoni dell’immaginario. La speranza della diffusione del pensiero ‘magico realistico, all’interno della codificazione meccanicistica ha così il sapore della rivincita del senso , nei confronti della machinicità dell’ideologia che ha consunto dietro di sé la speranza della ‘rivoluzione vittoriosa’.                                                                
Ma non solo.                                                                                                                     Nell’ipotesi della drastica riduzione del materiale ‘reale’, nell’inconscia navigazione attraverso i centri della sistemazione tassonomica della codificazione culturale, la potenzialità di operare un effettivo stravolgimento dei media culturali, come-e quando-si disegnerà il momento della rivalutazione del territorio oscuro.                                     
Nel nostro incontro cercheremo di elaborare una strategia della rivendicazione dell’immaginazione, non più al potere ma alla ricerca di esso.                                            
E’ per questo che siete invitati.






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