disegno di Michelangelo Miani da Un'Ambigua Utopia n. 2 aprile 1978 |
‘Un’Ambigua
Utopia’ Genova
‘Crash’ Genova
‘Pianeta
Rosso’ Napoli
‘Dalla
morte del politico, all’implosione del senso’ Convegno
nazionale, seminario sulle forme della simulazione, del mito, dell’industria
culturale nei rapporti con il fantastico, la fantascienza e il materiale
‘altro’.
La configurazione della crisi all’interno del
nostro sistema sociale. La crisi del ruolo della politica e degli strumenti per
operare nella realtà. E’ possibile il recupero di una forma del senso
attraverso i limiti dell’immaginario?
Per rispondere a questa, e ad altre domande concernenti la possibilità
di una fattiva mutazione all’interno delle definizioni del reale, abbiamo
deciso di confluire in un convegno (come tale aperto al pubblico e agli
interventi del privato) che nell’insieme è anche Seminario (quindi strutturato
rigidamente all’interno delle nostre associazioni e delle nostre riviste) per
trarre dai nostri vissuti personali e dalle nostre esperienze il fulcro dei futuri
possibili, delle estrapolazioni del quotidiano verso altre realtà. SIMULAZIONE: con la morte dei
grandi rivolgimenti politici e/o sociali, brandendo l’autonomia del politico.
Non essendo più possibile la comunicazione interpersonale, la simulazione dello
stesso sistema comunicativo diventa fattore trainante di un’ampia socialità. Si
simula il sociale, la comunicazione, la realtà stessa: il simulacro-nelle sue
varie forme- prende l’aspetto dell’uomo e delle sue componenti. MITO: attraverso la simulazione
del mito, il mito dell’immaginario mistico si transustanzia nel mito
dell’immaginario tecnologico. L’apertura delle forme proprie di quest’ultimo
alle comunicazioni di massa, porterà alla creazione di una nuova mitologia? INDUSTRIA
CULTURALE: cultura di massa e di consumo, l’ideologia (ed il mito e la
simulazione) della cultura come spazio occupato virtualmente dall’immaginario.
L’industria culturale attraverso l’azimut della sua apoteosi, attraverso le
mille forme dei suoi materiali che si trascinano dall’epoca del precapitalismo,
attraverso l’ascesa del potere borghese e la sua dissoluzione.
Così la possibilità di rapportare queste tre tematiche di base, attorno
alle quali confluirà il nostro incontro, sarà integrata dalle gestioni del
meccanismo del fantastico/fantascientificizzato e della cultura ‘altra’,
attraverso le strutturazioni che il reale-sociale, (non solo nazionale, ma
anche e soprattutto mondiale); mondo attraversato dai canoni dell’immaginario.
La speranza della diffusione del pensiero ‘magico realistico, all’interno della
codificazione meccanicistica ha così il sapore della rivincita del senso , nei
confronti della machinicità dell’ideologia che ha consunto dietro di sé la
speranza della ‘rivoluzione vittoriosa’.
Ma non solo.
Nell’ipotesi della
drastica riduzione del materiale ‘reale’, nell’inconscia navigazione attraverso
i centri della sistemazione tassonomica della codificazione culturale, la
potenzialità di operare un effettivo stravolgimento dei media culturali, come-e
quando-si disegnerà il momento della rivalutazione del territorio oscuro.
Nel nostro
incontro cercheremo di elaborare una strategia della rivendicazione dell’immaginazione,
non più al potere ma alla ricerca di esso.
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