Caro Giancarlo e il COLLETTIVO
Mille grazie! Vorrei continuare in italiano (ndr. La
lettera continua in americano) ma ci vorrebbero 6 ore con un dizionario e anche
allora tutti i verbi sarebbero sbagliati. La vostra rivista è molto, molto
interessante! Confesso la verità, l’ho letta dopo una settimana, la copertina
era così aggressiva (disegno eccellente e molto efficace) (ndr. Si riferisce al
n. 2); non desideravo essere traumatizzata… e così l’ho solo sfogliata. Poi ho
preso un po’ di coraggio e ho iniziato a leggerla. E l’ho trovata stimolante,
deliziosa, provocatoria, e non traumatizzante: ho semplicemente avuto un
dialogo con la rivista. Non sarò così codarda la prossima volta. Una piccola
nota personale da aggiungere al vostro discorso sui bambini: stavo discutendo
con una mia carissima amica che ha 7 bambini e fa l’insegnante.
Le ho chiesto: “Perché le nostre scuole sono così
povere? Perché non vogliamo votare nuove tasse per le scuole? Perché gli
insegnanti in USA sono sottopagati e non rispettati?” ecc. ecc. e la mia amica
mi ha risposto in modo gentile, ma con profonda convinzione: Perché gli
americani odiano i bambini. Non lo sanno, ma lo fanno”. Speravo che si
sbagliasse, ma penso che, tutto sommato, abbia ragione.
Qualcuno di voi conosce il meraviglioso libro Centuries of childhood(1) di Philippe
Arìes, che traccia “l’invenzione del bambino” attraverso la storia del mondo
occidentale? (ndr. Giriamo la domanda a tutti i lettori).
In ogni modo grazie per le splendide idee che
condivido, sono felice della scelta del titolo, anzi ne sono onorata. Con tutto
il mio appoggio, con affetto
Ursula Le Guin
Portland
(Oregon) 3/6/78
(Pubblicato sul n. 4 - novembre/dicembre 1978 di Un'Ambigua Utopia)
(1) Philippe Ariès, Padri e figli nell'Europa medievale e moderna, Bari, Laterza, 2002
(1) Philippe Ariès, Padri e figli nell'Europa medievale e moderna, Bari, Laterza, 2002
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